Congedo di paternità: cosa vale adesso

Dal prossimo anno, i neopapà avranno diritto al congedo di paternità retribuito ed entrerà in vigore anche il congedo di assistenza. Cosa vale dal 1° gennaio 2021. 
 

Con l’approvazione del progetto per un congedo di paternità, tutti i padri lavoratori avranno diritto a dieci giorni liberi dal 1° gennaio 2021. Questo congedo potrà essere preso entro sei mesi dalla nascita del figlio, in blocco o in singoli giorni.    
La perdita di guadagno durante il congedo di paternità sarà indennizzata tramite l’ordinamento delle indennità di perdita di guadagno (IPG). Come per il congedo di maternità, l’indennità ammonterà all’80 percento del reddito da lavoro medio conseguito prima della nascita del figlio, ma al massimo a 196 franchi al giorno. Il congedo di paternità di due settimane sarà finanziato attraverso i contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro. Per il finanziamento, il contributo salariale alle IPG aumenterà dall’attuale 0,45 allo 0,5 percento.  
Le nuove disposizioni concernenti il congedo di paternità sostituiscono le regolamentazioni dei contratti di lavoro di lavoro (CNM, CCL Quadri dell’edilizia, CCL costruzione di binari ecc.) relative alla nascita di un figlio.   
 
Il nuovo congedo di assistenza  
Oltre al congedo di paternità, il Codice delle obbligazioni (CO) introduce, a partire dal 1° gennaio 2021, un congedo di assistenza retribuito. Ciò consentirà ai lavoratori di assistere i familiari o i partner malati o infortunati. Il congedo ammonta a un massimo di tre giorni per evento e non più di dieci giorni all’anno.   
Inoltre, entrerà in vigore la nuova Legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari. Questa nuova legge assicura a tutti i genitori che lavorano un congedo di 14 settimane per assistere un figlio con gravi problemi di salute o infortunato a partire dal 1° luglio 2021. Tale congedo deve essere preso entro 18 mesi in blocco o in singoli giorni ed è indennizzato dall’IPG.    

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