Datori di lavoro e lavoratori sostengono la via di mezzo

La riforma del 2° pilastro sta prendendo velocità. Il Parlamento discuterà sull’oggetto per la prima volta il 4 febbraio. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori e altre 40 organizzazioni sostengono già la via di mezzo. Non solo una gran parte dei datori di lavoro è a favore della via di mezzo, ma anche molte associazioni dei lavoratori. La via di mezzo riforma la previdenza per la vecchiaia in modo sostenibile senza dover ridurre le rendite o aumentare fortemente gli oneri complementari.

Il Parlamento comincia a discutere la riforma della previdenza professionale (LPP). Dapprima se ne occuperà il 4 e 5 febbraio 2021 la commissione responsabile del Consiglio nazionale. Al fine di orientarsi in questa complessa questione, la commissione tiene una tornata di domande, le cosiddette procedure consultive, e ha invitato le associazioni mantello a presentare i propri modelli di riforma.

 

Via di mezzo rappresentata alle procedure consultive
Come la SSIC, anche l’Associazione svizzera delle istituzioni di previdenza (ASIP) e l’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam) sostengono la ragionevole via di mezzo. L’ASIP e l’usam sono state invitate alle procedure consultive e rappresenteranno la via di mezzo. La SSIC abbraccia una soluzione sostanziale della riforma della LPP. Questo è ciò che rappresenta la via di mezzo. La SSIC si distanzia dell’intenzione delle associazioni mantello di strumentalizzarla. L’usam ha per esempio rinunciato al suo modello estremo e sostiene adesso la via di mezzo. La SSIC ha lavorato duramente per assicurare che ancora più organizzazioni sostengano la via di mezzo.

 

Ben 40 organizzazioni sostengono la via di mezzo
Durante gli eventi informativi e attraverso conversazioni personali, telefoniche ed elettroniche si sono compiuti molti sforzi di persuasione. Nel frattempo, circa 40 organizzazioni si sono espresse pubblicamente a favore della via di mezzo. Praticamente tutti i settori hanno promesso il loro sostegno: edilizia, commercio al dettaglio, ristorazione, agricoltura, IT e comunicazioni, farmaceutica e chimica, finanza, settore meccanico, elettrico e del metallo ecc. I ranghi si chiudono; c’è sempre più solidarietà.

 

I lavoratori incoraggiano la via di mezzo
La via di mezzo non è l’opzione migliore solo per i datori di lavoro, ma anche per i lavoratori. Riuniti attraverso «la piattaforma», un’alleanza di associazioni degli impiegati e associazioni professionali, i rappresentanti dei lavoratori sostengono la via di mezzo. Tra le associazioni si annoverano la Società impiegati di commercio, Angestellte Schweiz, l’associazione svizzera dei quadri, la Zürcher Gesellschaft für Personal-Management, veb.ch e Vendita Svizzera.

 

Vantaggi significativi per il settore principale della costruzione
La SSIC è a favore della via di mezzo perché porterebbe a un risanamento sostenibile della previdenza per la vecchiaia senza ridurre significativamente le rendite o aumentare bruscamente gli oneri salariali.

Il Consiglio federale ha fatto elaborare ai sindacati e all’associazione dei datori di lavoro la loro proposta, il cui fulcro è un supplemento delle rendite da distribuire come somma forfettaria a una generazione transitoria di pensionati. Sarebbe finanziato da un nuovo contributo salariale dello 0,5%, metà del quale sarebbe pagato dai datori di lavoro e metà dai lavoratori.

La SSIC rifiuta questo supplemento delle rendite. La via di mezzo fa a meno di questo meccanismo di ridistribuzione stile AVS nel 2° pilastro. La via di mezzo vorrebbe invece compensare le perdite di rendita per le prime 10 classi di età di pensionati facendo in modo che ogni cassa pensioni utilizzi i propri accantonamenti. La legge obbliga infatti le casse pensioni a formare tali accantonamenti proprio per il caso di eventuali perdite di rendita. Le classi di età successive risparmieranno abbastanza averi di vecchiaia supplementari affinché le loro rendite non diminuiscano. Tutto sommato, rispetto alla proposta del Consiglio federale, la via di mezzo dovrebbe essere del 20% più conveniente per il settore principale della costruzione.

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Schweizerischer Baumeisterverband

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